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giovedì 21 novembre 2024

CASTELLEONE

si visitano i portici, il Torrazzo, l'arco o "Voltone"

CASTELLEONE
Situato in una posizione strategica tra Crema e Cremona, Castelleone nato come "Borgo Franco", si trovò sempre nel vivo delle lotte tra Milanesi e Cremonesi.
Il comune è posto sulla riva orientale di quello che un tempo era un antico lago, chiamato Gerundo bonificato dai monaci cistercensi nel medioevo ed è attraversata dal canale Serio Morto, che divide la città in due parti: il Centro Storico e il quartiere Borgo Serio.
Castelleone vanta antiche e gloriose origini, di cui ancora oggi si conservano importanti tracce.
Testimonianze medievali sono la poderosa Torre Isso, alta ben 47 metri, e l'attuale Via Roma, anticamente detta Contrada Maggiora, la Chiesa Parrocchiale, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo che conserva all'interno un ricco patrimonio di dipinti e la Chiesa di S. Maria in Bressanoro immersa nel verde della campagna, vanta un pregevole ciclo d'affreschi di fine '400.
Non può mancare una visita al Museo Civico dove sono conservati i reperti e i segni dell'antica civiltà cremonese, alla Biblioteca Civica intitolata allo scrittore Virgilio Brocchi e al Bosco didattico dove si possono ammirare rari esemplari di una flora non solo cremonese.

L'arco o "Voltone"
Il varco che porta, dalla piazza centrale di Castelleone, ornata da portici bassi e risalenti alla fondazione del Castello, al Santuario della Misericordia attraverso il viale ( costruito nel 1821 su progetto dell'architetto Venturelli), é distinto da un Arco, detto comunemente il "Voltone". L'Arco é stato costruito nel 1828 su disegno di Luigi Voghera, architetto cremonese, operante in gran parte a Cremona e nei dintorni. Sorretto da due colonne ispirate al modello ionico, con due capitelli a grandi volute, l'Arco aveva ai lati alcuni edifici, rifatti nei secoli, così come hanno cambiato destinazione e scopo gli edifici che un tempo erano adibiti a luoghi pubblici, come la Posta e la sede comunale, sulla cui superficie é stato poi edificato l'Arco.

I portici
E' una costruzione che risale al Medioevo, quando Castelleone fu distrutta e poi ricostruita dietro i buoni auspici del Vescovo Sicardo.
In doppia fila, i Portici accompagnano con negozi e botteghe la via principale, una via Roma a destra venendo dal Torrazzo, in fila ininterrotta fino a Borgo Serio.
Mentre a sinistra si interrompono una volta davanti al luogo un tempo destinato al Monte dei Pegni, una seconda volta di fronte al Sagrato della Parrocchiale a alla Piazza del Comune, per poi riprendere fino alla chiesa del Presepio, e quindi, sempre in parallelo con gli altri, fino allo spiazzo dov'era Palazzo Brunenghi, ora sede del Museo e della Biblioteca civica.
I Portici sono stati ripavimentati nel 1849 per consentire un passeggio più agevole

Il Torrazzo
La costruzione, in mattoni a vista, della Torre Isso, detta " Il Torrazzo", risale all'antica Castelleone, allora Castel Manfredi, quando aveva la funzione di fortificazione e di vedetta sui Castelli vicini.
Alcune ipotesi fanno risalire la sua concezione al 29 a.c., altri la datano al 950.
Il torrazzo é un residuo della distruzione del Barbarossa, che ha dato il via alla ricostruzione del nuovo Castello.
Alto 47m., a base quadrangolare, ha i muri dello spessore di m.1,75, presenta varie feritoie e un accesso laterale. Probabilmente era collegato come fortezza, alle mura del Borgo Isso, delle quali non rimangono che pochi resti, incorporati in altri edifici, ma che hanno conservato il ricordo del tracciato delle strade che oggi circondano l'antico centro. Secondo alcune ipotesi le difese di Castelleone sarebbero state potenziate da Cabrino Fondulo agli inizi del '400. Oggi é conservato con intelligenza, dopo che vi é stato ospitato l'acquedotto civico.


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